Zoppini (Populous): “Il nostro è uno stadio unico, a consumo zero”

Per parlare del nuovo Stadio di Milano, a Radio Sportiva è intervenuto l’architetto Alessandro Zoppini, responsabile di Populous Italia, uno dei due studi in gara con il loro progetto.
“Noi siamo partiti dal desiderio di creare qualcosa di unico per la città di Milano. Abbiamo utilizzato i due simboli principali che sono il Duomo e la Galleria. Volevamo una cosa unica ma anche uno stadio estremamente funzionale, per la città e per i tifosi, e che riqualificasse insieme a tutto il contesto una zona urbana attualmente dequalificata: uno stadio a consumo zero anche perchè il terreno attualmente è occupato da un piazzale vuoto per sei giorni su sette. E’ uno stadio che garantirà la migliore geometria del catino mai realizzata, meglio di progetti recenti come lo stadio del Tottenham: ci sarà una grande atmosfera per i tifosi ma anche uno stadio aperto a tutti gli abitanti del quartiere. Si ricicleranno risorse energetiche, aria e acqua, sarà più basso rispetto all’attuale e attenuerà i rumori all’esterno. Per il vicinato sarà quasi impercettibile perchè è prevista la piantumazione di alberi ad alto fusto che schermeranno completamente lo stadio. Noi abbiamo fatto il nostro mestiere, il meglio che potevamo, poi Inter e Milan dovranno decidere quale dei due progetti portare avanti: noi siamo fiduciosi, la gente e i media ci vedono favoriti ma questo non vuol dire niente. Noi siamo pronti per iniziare anche domani, in tre anni e mezzo/quattro si può realizzare il progetto, che dovrà sicuramente essere pronto per le olimpiadi del 2026. Abbiamo lavorato per più di un anno sulla fattibilità di San Siro, però è come una vecchia macchina: consuma troppo, fa troppo rumore e non ha i confort attuali, e quindi è un edificio ormai obsoleto”.

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