La partita migliore della stagione di Andrey Rublev ammutolisce il Manolo Santana. Il russo butta fuori dal Masters 1000 di Madrid il numero 3 del mondo Carlos Alcaraz, battuto in rimonta 4-6 6-3 6-2. Rublev, che arrivava da una serie di risultati sconcertanti, a Madrid è rinato e approda per la prima volta in semifinale nel 1000 spagnolo. Andrey batte Carlos, cosa che non era riuscito a fare nelle Finals di Torino, dando il secondo dispiacere al pubblico spagnolo in meno di 24 ore, dopo l’eliminazione di Rafa Nadal per mano di Jiri Lehecka.
Carlitos inizia col freno a mano tirato e deve annullare una palla break sul suo primo turno di battuta. Più si va avanti e più lo spagnolo cresce, facendo esplodere il pubblico a ogni punto. Alcaraz trova il break nel quinto gioco, sfruttando la prima opportunità a sua disposizione e lo consolida nel turno di battuta successivo. Sul 3-5 Rublev serve per restare nel set, ma consegna un set point con un folle smash dalla linea di fondo, che finisce lunghissimo. Andrey si salva, ma non può fare nulla nel gioco successivo, con Carlitos che chiude 6-4, rimontando da 15-30.
Rublev non molla la partita e si procura tre palle break in apertura di secondo set: tutte annullate da Carlitos, che poi non riesce a capitalizzare e lascia il game alla quinta occasione per il russo. Rublev controlla, ma Carlitos ha l’occasione di riprendersi il break nel settimo gioco: lo spagnolo fallisce due palle break e Andrey trova 4 punti consecutivi, che gli danno il 5-2. Il russo polemizza con l’arbitro nel game successivo e si prende i fischi del centrale, ma chiude poco dopo sul 6-3.
ll primo game del terzo set è emblematico delle paure che sta avendo Carlos, le stesse dell’ottavo di finale contro Struff. Due palle break e Rublev passa alla seconda chance con un grande rovescio. La smorzata riaccende Carlos che trova la palla del contro-break, ma Rublev è troppo attento e sale 2-0. Il russo trova il doppio break che fa terminare la partita e quando serve per il match sul 5-2 è glaciale: Rublev rimonta e lo fa in grande stile. Oggi Madrid è sua.
