Novak Djokovic fa 47. Per la quarantasettesima volta in carriera il serbo ha centrato la qualificazione alle semifinali in uno Slam, diventando così il recordman all-time, staccando Roger Federer. Un traguardo raggiunto agli US Open, battendo agilmente nei quarti di finale lo statunitense Taylor Fritz, n. 9 al mondo, con il punteggio di 6-1, 6-4, 6-4 in 2 ore e 36 minuti. Una partita contro un avversario che Djokovic ben conosce, battuto per l’ottava volta in altrettanti confronti. Come spesso è accaduto tra i due, non c’è stata storia nel match: il serbo ha avuto sempre il controllo contro un Fritz che ha faticato notevolmente a mettere la prima in campo (solo 55%) e ha avuto una resa con la seconda del 28%, oltre a 50 errori gratuiti. Djokovic ha faticato soltanto nel terzo set, il più lottato e combattuto. Tra il settimo e il nono game sono arrivati tre break consecutivi, di cui due in favore di Nole che ha poi chiuso al secondo match point.
Per Djokovic è la 25esima vittoria stagionale sul veloce, la decima consecutiva sul cemento nordamericano tra Cincinnati e New York. Quest’anno il serbo ha perso una sola volta su questa superfice: era il 3 marzo 2023, la semifinale di Dubai contro Daniil Medvedev. Per lui sarà la 117esima semifinale in carriera su cemento (ancora lontano dalle 138 di Federer) e la 13esima agli US Open.
Il traguardo delle 47 semifinali Slam è stato celebrato in campo da Djokovic con una dedica speciale ai genitori, Srdjan e Dijana, presenti sugli spalti a Flusing Meadows: “Il tennis mi ha dato tantissimo nella mia vita. Grazie allo sport ho conosciuto nuovi posti e persone, vedere la gente che mi supporta in giro per il mondo è motivo d’orgoglio. Devo ringraziare anche i miei genitori per i loro sacrifici, senza di loro non avrei potuto far nulla. Avere la possibilità alla mia età di giocare ancora ogni torneo è un privilegio”.