Prima Musetti, poi Sinner: il sogno di Roma è una finale tutta italiana!

Jannik Sinner e Lorenzo Musetti stanno incantando il pubblico degli Internazionali d’Italia con la loro classe e quella spregiudicatezza che soltanto i giovani sanno offrire. Se il 23enne di Sesto Pusteria sembra esser tornato quello del pre-squalifica, il collega di Carrara sta vivendo il momento più alto della carriera dopo il bronzo olimpico dello scorso anno e la finale di Montecarlo.

Due facce diverse di una stessa nazione che attende una finale tutta tricolore a Roma dal 1957 quando Nicola Pietrangeli sconfisse per 8–6, 6–2, 6–4 Giuseppe Merlo. Altri punteggi, altre regole, ma soprattutto un’altra epoca considerato che da quando sono nati i tornei Masters 1000, nessun italiano è mai riuscito a giocarsi il titolo sulla terra rossa del Foro Italico.

Per vedere un azzurro giocarsi il trofeo è necessario ancora una volta far un passo indietro nel tempo, questa volta più breve, ma che ci porta al 1978 quando Adriano Panatta dovette arrendersi allo svedese Bjorn Borg al termine di una battaglia di ben cinque set. Nel frattempo sono passati quasi cinquant’anni, il tennis è cambiato, ma il sogno di vedere un italiano in finale davanti al proprio pubblico appare più vivo che mai.

Classifica alla mano, il favorito a riuscire in quest’impresa è Jannik Sinner che nella serata di venerdì 16 maggio affronterà l’americano Tommy Paul in una sfida che non sembra lasciare spazio alle interpretazioni. Il 6-0 6-1 rifilato a Casper Ruud, vincitore del Masters 1000 di Madrid proprio sulla terra, è stata una dichiarazioni d’intenti a dimostrazione che nessun avversario può scalfire il talento del giovane altoatesino.

Appuntamento più complicato per Lorenzo Musetti che scenderà in campo alle 15.30 affrontando il numero 3 al mondo Carlos Alcaraz. Il toscano è reduce da un percorso netto dove ha superato prima il numero 10 del tabellone Daniil Medvedev e poi il numero 2 della classifica ATP Alexander Zverev. Diverse “teste coronate” sono già saltate sotto i colpi di Musetti, motivo per cui non ci sarebbe da stupirsi se anche Alcaraz, ritrovatosi nel quarto di finale con Jack Draper, sia la prossima vittima. C’è la finale di Montecarlo da riscattare, oltre a un appuntamento con la storia da rispettare.

Fonte: sportmediaset

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