In conferenza stampa Sinner ha aggiunto: “Sono stato fortunato: 20 minuti fuori dal campo, per cercare di recuperare fisicamente, per mettere un po’ di acqua fredda sulla testa, è stato molto utile. Sono stato molto, molto fortunato”. Alla domanda sulla natura precisa dei suoi disturbi, il numero 1 del mondo non ha voluto “entrare nei dettagli” allontanando il paragone con quel che era successo a Wimbledon nel match contro Medvedev: “No, non c’entra nulla con quello che mi è successo a Wimbledon. Ma, ripeto, non voglio entrare nei dettagli di quello che ho avuto. A Wimbledon non avevo dormito bene la sera prima (i pensieri del caso Clostebol si affollavano già nella sua mente, ndr), qui ho dormito così tanto che se non avessi messo la sveglia sarei stato ancora qui a dormire”.
Un malessere generale, spossatezza, nausea, giramenti di testa. Non c’entra l’anca e nemmeno le caviglie: “Quando non mi sento bene mi capita di muovermi male – ha spiegato -. Ma è tutto a posto non sono infortunato. Penso che abbiamo visto che non mi sentivo bene – le sue parole -. Ho avuto un po’ di vertigini. In termini di infortuni, non ho nulla, solo qualche problema di salute. Erano condizioni difficili. Faceva caldo ieri e fa ancora caldo oggi – ha aggiunto – Sapevo che sarebbe stato molto, molto difficile. Ho lottato contro un avversario duro, ma anche un po’ contro me stesso”.