La legge di Sinner. Sul cemento americano come sulla terra battuta in Europa: questo Jannik fa paura, sempre. Il numero 2 del mondo parte fortissimo nel Masters-1000 di Montecarlo: vittoria netta, senza storia, contro l’insidioso Sebastian Korda, con un perentorio 6-1 6-2. Troppo più forte l’altoatesino: completo, poco falloso, in salute dal punto di vista fisico e mentale. Se il buongiorno si vede dal mattino, con Sinner ci sarà da divertirsi anche sulla terra battuta.
Un dominio. È come se Jannik avesse vinto la partita ancor prima di scendere in campo: Korda, bel giocatore ma con diverse lacune anche dal punto di vista della personalità, non è mai sembrato in grado di fare partita alla pari. Sinner è partito subito con un break, ha annullato tre chance al servizio nel secondo game e ha poi amministrato chiudendo addirittura 6-1 un primo set vinto in scioltezza, nonostante il 33% di prime palle in campo: 8/8 con la prima e 8/16 con la seconda, sono bastati questi numeri a controllare la situazione. Nel secondo set, Jannik ha fatto un po’ più fatica a strappare la battuta a Korda pur procurandosi chance a ripetizione: dopo averne sciupate quattro nel secondo game, l’azzurro ha ottenuto il break alla seconda palla buona nel quarto gioco, mettendo le mani su set e chiudendo sul 6-2 con un altro game vinto in risposta.