Tennis: Emma Raducanu a Indian Wells per dimenticare il caso stalking

Emma Raducanu a Dubai è tornata a vincere una partita dopo quattro eliminazioni di fila al primo turno (record negativo in carriera). È la numero 55 al mondo ma, nonostante questo, al Master 1000 di Indian Wells — noto come il «quinto Slam» per il suo prestigio — godrà dello stesso trattamento che veniva riservato a Maria Sharapova, l’ex star russa, l’atleta donna più pagata al mondo dal 2005 al 2015 che spesso poteva contare su una sicurezza extra quando camminava sul posto per andare e tornare dai campi di allenamento.

Come Sharapova negli anni da star

Raducanu ha battuto Sharapova quando nel 2021 trionfò fra l’incredulità generale allo Us Open. Aveva 18 anni, era la numero 150 al mondo, era alla sua quinta presenza nel circuito e diventò così la tennista più giovane a vincere un Major dai tempi del trionfo della russa nel 2004 a Wimbledon. Ma la scorta non è dovuto al suo status di celebrità, decisamente appassito dagli ultimi risultati, ma al grande spavento palesato in mondovisione la scorsa settimana al Wta di Dubai, dove è stata presa di mira dal «comportamento ossessivo» di un uomo che l’ha portata ad accusare un attacco di panico durante la partita.

L’ex agente dei servizi segreti e le guardie del corpo

Lo stalker è stato successivamente arrestato dalla polizia degli Emirati Arabi e gli è stato fatto firmare un ordine restrittivo. Dal canto suo Raducanu è desiderosa di prendere parte a Indian Wells e di voltare subito pagina. Gli organizzatori del torneo californiano stanno lavorando per garantirle la massima sicurezza e farla così sentire a suo agio. Il compito spetta al vicepresidente della sicurezza del Wta Tour, Bob Campbell, che vanta una certa esperienza. Agente dei servizi segreti per 20 anni tra il 1983 e il 2003, si ritiene abbia avuto un ruolo di primo piano durante la presidenza di Bill Clinton prima di passare allo sport con la Major League Baseball. Visti i recenti eventi, è probabile che a Raducanu vengano offerte fino a cinque guardie di sicurezza extra quando si troverà presso i campi ma è possibile che possa essere scortata anche dallo stadio fino all’hotel in cui alloggerà.

La stalker l’ha seguita in 4 Paesi diversi

Si tratta di un modo per non ripetere gli stessi errori del passato quando nel 2022, nonostante il suo status di alto profilo, Raducanu e il suo staff avevano rifiutato una protezione speciale in un caso analogo. Il suo allenatore d’infanzia, Roman Kelecic, sostiene che l’uomo che ha firmato un ordine restrittivo a Dubai abbia seguito la donna in quattro Paesi e per tre settimane, tormentandola anche nei tornei di Singapore, Abu Dhabi e Doha. La situazione è degenerata a Dubai, quando lo sconosciuto si è avvicinato a Raducanu — che in quel momento si trovava da sola in un bar vicino all’hotel del torneo — consegnandole una lettera contenente i suoi dati personali e scattandole una fotografia. Gli organizzatori del torneo ne sono stati informati quale ora prima che la britannica disputasse il suo match contro Karolina Muchova senza però che riuscissero a impedire l’incontro fra i due.

Fonte: repubblica

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