È iniziato a Roma poco dopo le 10.30 – con una mezzora di ritardo rispetto al previsto – il processo sportivo sulle plusvalenze fittizie che vede coinvolte 11 società, fra le quali 5 di serie A (Juve, Napoli, Samp, Empoli e Genoa), 2 di Serie B (Pisa e Parma), più Pro Vercelli e Pescara e le non più affiliate Chievo e Novara. A rischio inibizione anche 61 dirigenti, tra cui tutti i presidenti dei club coinvolti. L’udienza si svolge in videoconferenza davanti al Tribunale federale presieduto da Sica, che definirà l’ordine degli interventi. Ma si parte subito con uno stop: sono stati sollevati due difetti di notifica e intorno alle 10.50 la corte si è riunita in camera di consiglio.
