La Guardia di Finanza ha annunciato questo mercoledì di avere identificato e multato 2.282 utenti (in 80 province italiane) abbonati a servizi di streaming illegale (il cosiddetto “pezzotto”). Sono i dati comunicati durante una conferenza stampa organizzata presso il Salone d’Onore del Coni a Roma e dedicata alla lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio. Gli utenti sanzionati pagavano per accedere ai contenuti di tutte le piattaforme e sono stati individuati a partire dai procedimenti penali aperti per pirateria in tutta Italia negli ultimi anni. Sono in corso attività per individuare altri utenti coinvolti. Questo perché chi vende e chi acquista contenuti pirata lascia sempre tracce in rete e i pagamenti verso piattaforme digitali illegali sono rintracciabili anche a posteriori. Le sanzioni, dunque, possono essere applicate retroattivamente e il loro importo, in caso di recidiva, può arrivare fino a 5mila euro. Oltre all’identificazione dei responsabili e all’irrogazione di sanzioni agli utenti fruitori di contenuti pirata, la Guardia di Finanza ha in corso indagini approfondite per individuare le infrastrutture utilizzate per la diffusione abusiva, nonché i canali finanziari e le modalità di possibile riciclaggio dei proventi illeciti. È la prima volta che si raggiunge un numero così elevato di utenti dei servizi che, in molti casi, vengono creati dalla criminalità organizzata danneggiando tutti i lavoratori del mondo sportivo, cinematografico e dell’intrattenimento.
